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venerdì, Novembre 14, 2025

Ferrari e Lift and Coast: l’ammissione che nessuno voleva sentire

Nella scorsa gara di Singapore la SF-25 ha mostrato ancora una volta i suoi limiti termici. La tecnica del Lift and Coast, adottata per gestire il surriscaldamento di freni e pneumatici, nasconde problemi strutturali più profondi. Elkann rompe il silenzio dopo la delusione di Marina Bay: è tempo di cambiare rotta a Maranello?

L’ultima gara di Singapore ha posto l’accento sulla continua ricerca del Lift and Coast da parte dei piloti Ferrari. La suddetta tecnica di guida comporta uno stile meno aggressivo, sfruttando il freno motore e gestendo le curve con traiettorie più ampie e, ovviamente, meno veloci.

Il focus su questa tecnica consente di surriscaldare meno i pneumatici e i freni dell’auto, ma in termini di performance è controproducente a tutti i livelli. Che si possa adottare questa tecnica in tutti i Gran Premi e in tutte le fasi di gara significa sostanzialmente provare a mettere una toppa a un’auto progettata male, che non dissipa calore nel modo corretto e che ha una finestra di lavoro talmente stretta da non permettere altro, ottenendo comunque una performance mediocre.

Frederic Vasseur (Scuderia Ferrari HP) al GP di Imola (2024)

Il famoso “potenziale” di cui parla Vasseur è probabilmente questo: un potenziale che vediamo solo nelle prove, perché dopo appena qualche giro di pista, quando l’auto inizia ad andare su di temperatura, i vari componenti iniziano a surriscaldarsi e di conseguenza viene a mancare completamente la performance.

Come già visto su Mercedes nel corso dell’ultima gara, le condizioni possono modificare le performance dell’auto anche in modo marcato, ma sembra che per la Rossa non ci sia condizione favorevole, purtroppo. Le altre squadre sembrano essere poco influenzate da questo aspetto: oltre a Mercedes, anche Red Bull e McLaren hanno dimostrato più volte come agenti esterni non influenzino molto le loro prestazioni.

Quale può essere l’ultima chance di questa stagione per la Scuderia di Maranello?

Riteniamo, francamente, sia proprio la prossima gara, in vista della scossa che almeno sembra essere arrivata nei box a seguito delle dichiarazioni di Elkann, che sembra aver messo in dubbio le capacità di setup del team in pista. Senza promettere miracoli, credo che si possa ambire a una seconda fila in qualifica e a un piazzamento tra i primi 4 in gara.

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