“Tradizione, tecnologia e corse”. “Heritage, visione e racing”. Le frasi di John Elkann e Benedetto Vigna al Capital Markets Day sembrano uscite da un manuale di corporate communication più che da un paddock di Formula 1. Parole eleganti, discorsi solenni, citazioni storiche. Tutto molto bello, tutto molto evocativo. Ma c’è un problema: i tifosi della Ferrari non vogliono più sentire favole. Vogliono vittorie.
Elkann e la “questione personale”
Il presidente sottolinea che per lui la Ferrari è una “questione personale”. Ma allora viene spontaneo chiedersi: se davvero lo è, perché da anni la Scuderia non riesce a competere ai massimi livelli in Formula 1? Dov’è questa passione tradotta in azioni concrete? Dire “Forza Ferrari, sempre” è facile. Far vincere la Ferrari, molto meno.
Vigna e le promesse infinite

Photo credits: Scuderia Ferrari HP via X
L’amministratore delegato, dal canto suo, ribadisce che “dobbiamo vincere perché lo dobbiamo ai tifosi”. Una frase già sentita mille volte. Sì, i tifosi lo sanno bene che la Ferrari deve vincere. Lo sanno da quasi 18 anni, da quando aspettano un titolo che non arriva. La domanda è: quante altre volte dovranno sentirsi ripetere la stessa promessa, senza vedere risultati in pista?
Le Mans come scudo

Tre vittorie consecutive a Le Mans sono state sbandierate come un trofeo di rinascita. Complimenti, certo, ma il rischio è che diventino un comodo alibi. Perché in Formula 1 la Ferrari non riesce più a imporsi, e paragonare il WEC con il Mondiale è un insulto all’intelligenza dei tifosi. Lì, a Le Mans, la Ferrari ha vinto. Ma il Cavallino è nato e si è consacrato in F1. E lì, semplicemente, manca.
Retorica vs. realtà
Il continuo richiamo all'”unicità Ferrari”, al “DNA”, alla “tradizione” non fa che suonare come un disco rotto. La Ferrari è unica, sì, ma oggi è unica soprattutto nella capacità di trasformare la retorica in un’arte e i fallimenti sportivi in giustificazioni infinite.
L’unico linguaggio che conta
I tifosi sono stanchi di piani decennali e di discorsi visionari. Non chiedono presentazioni in giacca e cravatta, chiedono monoposto che vincano gare e titoli. Chiedono fatti, non slogan. Perché in Formula 1 c’è un solo linguaggio che conta: quello del cronometro.
Ferrari non può più permettersi di illudere. O torna a vincere in Formula 1, o i discorsi di Elkann e Vigna resteranno solo aria fritta. E i tifosi, ormai, hanno già sentito fin troppe parole.





