LE FORNITURE CLIENTI:
Infine, un altro problema che potrebbe affliggere Honda è il nuovo regolamento sulla fornitura dei motori. Come avevamo scritto, se un team dovesse trovarsi senza una fornitura certa, la FIA potrebbe invitare un motorista a fornire il team che ne ha necessità, e se, entro il 1 giugno, questo motorista dovesse rifiutarsi, si andrà al sorteggio. Il responsabile delle attività in pista per Honda, Yusuke Hasegawa, ha dichiarato ad Autosport.com:
Non siamo contenti [della prospettiva di fornire i motori ad altri]. Non abbiamo un livello di performance sufficiente per metterci al tavolo con altri team. Dobbiamo inoltre fissare una serie di condizioni, come il prezzo di fornitura. Se non c’è accordo su questo, non possiamo fornire nessuno.
Se a questo aggiungiamo che Honda non è pronta, da un punto di vista industriale, a fornire altri team, si capisce che per loro la situazione non è esattamente rosea. Una via d’uscita, se fossero costretti a fornire altri team, potrebbe essere simile a quella che ha scelto Ferrari con Toro Rosso: essendo impossibilitata a produrre i motori 2016 anche per la scuderia di Faenza, hanno ceduto loro le power unit 2015. Honda, nel caso, potrebbe fornire i motori 2016 e tenere per sé la specifica 2017, che sarà profondamente diversa da quella attuale.QUALE FUTURO A BREVE TERMINE?
Alla luce di tutte queste informazioni, ci sembra chiaro che il compito di Honda è titanico, per usare un eufemismo, anche se le prospettive per il futuro sono buone: i nuovi regolamenti daranno l’opportunità a McLaren di colmare il gap con le prime della classe, e Honda potrà beneficiare dell’abolizione del sistema dei token per rivedere totalmente l’architettura della sua power unit, e allo stesso modo potrebbe raggiungere Mercedes e Ferrari. Per quest’anno i margini di miglioramento sono ristretti, perciò Mclaren e Honda devono guardare al futuro per puntare a vincere.
